COSTA RICA Rain Forrest – The Sound of Silence
Il Costa Rica è sicuramente un paese che vale la pena visitare, affacciato sia sull’ Oceano Pacifico che su quello Atlatico.
Vanta innumerevoli spiagge tra le più’ belle al mondo, ma soprattutto una natura selvaggia e rigogliosa, ed è proprio su quest’ ultima che voglio porre l’ attenzione, parlando delle sue foreste pluviali. E di buon mattino lasciamo la cttà di Puerto Limon per una visita ad una delle tante forreste pluviali che si trovano nel territorio.
Arrivando a destinazione si presenta, davanti ai nostri occhi, uno spettacolo inusuale ma sicuramente suggestivo, ci si ritrova all’ interno di una maestosa e fitta foresta, verde verde e ancora verde ovunque, alberi alti e secolari rispetto ai quali noi sembriamo solo piccoli visitatori di un mondo lontano.
Ci accorgiamo, anche non essendo chiaramente degli esperti, che all’ interno di questo mondo incantato, vive una delle più grandi biodivertsità non solo del paese ma del mondo, tante, tantissime, varietà di piante, alberi, arbusti, fiori, frutti ecc…
E la fauna, rappresentata da un’ incredibile diversità di volatili, anfibi, farfalle, insetti e rettili, e chissa’ ancora quanti altri organismi e microorganismi, dal sottosuolo al suolo, fin su alle cime degli alberi e nelle varie alture.
In Costa Rica convivono tutti lì pacificamente in un perfetto e precario equilibrio
ognuno facendo la sua parte, ognuno vivendo ed esprimendo la propria natura che è funzionale alla vita di tutti, nonchè fondamentale all’ecosistema della foresta stessa.
Così come i tanti e diversi elementi di una stessa orchestra, che riescono nella loro diversità e con le loro peculiarità’ ad essere indispensabili gli uni agli altri affinchè si possa eseguire una perfetta sinfonia.
È proprio la sinfonia che proviene dalla forresta che incanta chi si trova al suo interno, una melodia che sembra volerci insegnare che le distanze e le differenze, oltre ad essere necessarie per il bene e il funzionamento collettivo, non separano ma ci rendono piu uniti, forti e vicini. Non è il silenzio, che erroneamente crediamo di trovare in luoghi del genere lontano da tutto e tutti, ma è il Suono del Silenzio… Il suono dell’aria tersa e colma dall’altissima percentuale di umidità, il suono del gracidare delle rane, del batter d’ali degli uccelli, del passaggio di una lucertola su terreno colmo di erba e foglie che adornano a mò di pavimentazione questo luogo selvaggio e remoto.
Il suono dell’acqua del ruscello, che ci si presenta davanti ai nostri occhi, che cadendo da una piccolo sommità come una cascata si imbatte sulle rocce sottostanti…
È un silenzio rumoroso, ridondante, un silenzio quasi tangibile, un silenzio che si ha la percezione di poter toccare con mano e di poter anche modellare con la nostra presenza li’, facendoci magari sentire meno piccoli e parte integrante di un mondo che sembra primordiale e puro.
Ma ancora è un silenzio che non si svela del tutto, e che mai lo farà, ma che potrà essere solo percepito da pochi, grazie alla loro eccettuata sensibilità o alla loro capacità di vedere oltre, vedere al di là di ciò che è e ciò che appare.
Allora ci si renderebbe conto che in realtà questo silenzio è ancora piu ricco e pieno di tutta quella gamma di suoni e forse anche di rumori che la natura stessa produce, una fitta rete di comunicazione molto piu complessa e ampia di quello che possiamo anche solo immaginare e che riesce a connettere e mettere in contatto ogni singolo essere vivente di questo universo incantato.